Ultima: i giochi della contrada - Carlo Vicenzi

Pubblicato il 6 giugno 2025 alle ore 17:35

Buona sera amici! Anche questo articolo si è fatto attendere ma, a mia discolpa, posso dire che a sto giro è tutta colpa di "cause di forze maggiore" che mi tengono impegnata per gran parte della giornata (lo studio...). Ma altro giro, altra corsa e senza perdere ulteriore tempo direi di presentare il protagonista di oggi: il libro in questione è "Ultima: i giochi della contrada" di Carlo Vicenzi, lettura gentilmente offerta da Kindle unlimited.

Trama:

Copertina del libro "Ultima: i giochi della contrada" su Kindle

Un mondo in rovina ci attende, un'umanità divisa, lacerata da guerre e da antagonismi, e affida il potere alla fazione che riesce a sopraffare l'altra. La vittoria sarà decretata da giochi annuali, dal palio delle contrade. È durante uno di questi giochi che Demetrio, il campione dell'Occidente, viene accusato di omicidio, perdendo il titolo e l'appartenenza. Chi si cela dietro questo sanguinario complotto? Chi sta seminando il panico durante i giochi? E soprattutto, che ruolo ha la donna dai fulvi capelli che Demetrio incontra il giorno in cui la sua vita viene letteralmente distrutta di colpo?

In un Italia completamente diversa da come la conosciamo, tra tradizione, vapore, tubi, inizia uno dei viaggi più coinvolgenti della storia umana: quello che ci precipiterà farà precipitare in un abisso fatto di intrighi, competizione e sangue. 

Dato che mi sono accorta che spesso dimentico dei pezzi quando scrivo le recensioni - rimanendo presa più dai punti che mi hanno colpita particolarmente e dimenticandone altri egualmente importanti - con questo articolo ho deciso di provare a strutturare in modo diverso il tutto, vediamo quindi se funziona!

Autopsia - poco autoptica - dell'opera 

Partiamo sempre dal primo impatto che si ha del libro, Carlo si presenta infatti con uno stile molto semplice e diretto, le immagini appaiono nitide e fluide accompagnandoti senza pretese all'interno della città di Ultima e dei suoi abitanti.

Il lessico dal canto suo l'ho trovato semplice ma non elementare, la narrazione risulta scorrevole e rapida, non stanca e non annoia ma è come se aiutasse a mantenere il focus sugli avvenimenti.

Il narratore è interno e in ogni capitolo viviamo le vicende direttamente dal personaggio che le illustra. Lo definirei tranquillamente un multi-pov, proprio perché a giro ci ritroviamo a vestire i panni di ciascuno dei nostri protagonisti. Ho trovato molto interessante la scelta del cambio di pov nel momento in cui uno dei nostri compagni d'avventura si ritrova a raccontare eventi importanti per la trama, in questo modo il lettore vive le vicende direttamente dal punto di vista (ovviamente) di chi le ha vissute, questa scelta a mio parere crea una bella dinamicità nella narrazione.

Parlando sempre dei personaggi, nella loro semplicità appaiono ben strutturati, emerge la presenza di un background che influisce sulla personalità e quindi sulla percezione che si ha su ciascuno. Cosa non scontata, spesso si tende a lasciare un po' indietro questo aspetto piuttosto fondamentale per rendere i propri protagonisti realistici.

Altra cosa che ho notato (e che ho apprezzato) è come ci sia un certo equilibrio, mano a mano che la compagnia si forma, ogni figura si colloca nel "suo posto" e nessuno prevale sull'altro, a livello di trama risulta tutto ben bilanciato.

 

L'opera è nel suo insieme semplice e lo svolgersi degli avvenimenti in una ambientazione limitata (la città di Ultima) agevola sicuramente il lavoro di caratterizzazione del Worldbuilding, aiutando in questo modo a sviluppare tutte le caratteristiche che effettivamente emergono durante la lettura.

Qui ho annuito con rispetto

Non so come introdurre questo paragrafo perciò ve lo lascio così, a mo' di lista della spesa:

 

  1. Trama incalzante e fin da subito mi ha incuriosita, spingendomi a continuare la lettura.
  2. Ho apprezzato molto i "tagli" fatti durante la narrazione, non ci si dilunga descrivendo scene che avrebbero solo ampliato il libro inutilmente. Vengono dati degli spunti su come procede la "vita di tutti i giorni", ma si passa subito al succo perciò i tempi morti vengono a mancare e la trama risulta rapida, mantenendo così il suo ritmo incalzante.
  3. Ti tiene con il fiato sospeso e ti spinge ad andare avanti. Vuoi sempre sapere cosa succederà e ogni "mossa" risulta poco prevedibile.

Qualcosa ha toccato terra, immagina cosa

Per quanto una delle cose che abbia apprezzato di più sia stato proprio il ritmo incalzante, mantenuto dalle scelte narrative dell'autore, forse sul finale avrei comunque rallentato un po' la corsa per dare modo di trasmettere quella sensazione di "quiete raggiunta". Mantenendo l'andatura così serrata, la fine sembra quasi scivolare tra le mani e lascia un po' di insoddisfazione.

Consigliato, condannato o in libertà vigilata?

Ho letto questo libro perché ho acquistato "dammi un fiume di sangue", nuovo romanzo dello stesso autore, ed ero curiosa di farmi un'idea sul suo stile. Sono contenta di aver scelto questo manoscritto, è infatti stata per me una lettura molto piacevole e intrigante, mi ha risucchiata completamente e non sono mancati i momenti di tensione. In linea generale l'ho apprezzato molto. Lettura non particolarmente impegnativa, le pagine scorrono senza problemi e lo stile semplice ma diretto non appesantisce. Sicuramente lo consiglierei.


Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.