AVVERTENZE: IN QUESTO ARTICOLO POTREBBERO ESSERCI DEGLI SPOILER
Torniamo su questi schermi in una veste tutta nuova... per l'ennesima volta, mi spiace ma finché non troverò una piattaforma di mio gradimento, continuerò a cambiare. Detto ciò, buon salve amici, oggi parliamo del secondo libro di una duologia che ha fatto un certo scalpore: Two twisted crowns, seguito di One dark window (su tiktok potrete trovare un video in cui ne parlo). Now, bando alle ciance e ciancio alle arance, iniziamo.
Trama:
Nel capitolo conclusivo della dilogia, Elspeth deve affrontare il peso di ciò che ha fatto, mentre lei e Ravyn si imbarcano in una pericolosa missione per salvare il regno ormai in preda a un re tiranno e alla magia nera. Elspeth e Ravyn hanno raccolto la maggior parte delle dodici Carte della Provvidenza, ma l'ultima – e la più importante – resta da trovare: gli Ontani Gemelli. Per recuperarla prima del Solstizio e liberare il regno, dovranno attraversare l'oscura foresta avvolta dalla nebbia. L'unico che può guidarli è il mostro che abita la mente di Elspeth, l'Incubo, ma lui non sembra più disposto a collaborare…
Autopsia - poco autoptica - dell’opera
Il primo libro lo apprezzai parecchio e in generale questo si presenta allo stesso modo: non ha troppe pretese, risulta essere una lettura molto easy e piacevole, nonostante questo io ho faticato a portarlo a termine. Sono infatti d'accordo con chi sostiene che il primo sia decisamente meglio, questo l'ho trovato un po' carente, a mio avviso. Lo stile della Gillig è sempre molto piacevole, risultando leggero e scorrevole, con l'utilizzo di un lessico che rende la lettura poco impegnativa ma godibile.
Abbiamo un’alternanza di POV, dal Re Pastore a Ravyn, finendo con quello di Elm. E' un continuo saltare da un personaggio all'altro, creando in questo modo un forte contrasto tra le "scene" più movimentate della compagnia dell'Incubo, con quelle più calme alla Roccia, con Elm e Ione - cosa che ho apprezzato molto.
Per quanto riguarda i personaggi la mia opinione rimane invariata, come nel primo capitolo infatti non ho trovato personaggi di chissà quale spessore, quelli meglio caratterizzati sono Elspeth e il Re Pastore. Ravyn, nonostante passi più in primo piano rispetto che nel primo libro, lo trovo comunque piatto. Elm sono d’accordo con chi afferma che sia fin troppo sottone e Ione ho faticato a reggerla, lei rimane uno dei personaggi che meno mi sono piaciuti, per di più la storia d’amore tra i due l’ho trovata quasi forzata e mi ha annoiata parecchio.
Qui ho annuito con rispetto
- La trama è coinvolgente e molto piacevole, nella sua semplicità.
- IL RE PASTORE, l’ho amato e rimarrà gelosamente custodito nel mio cuore.
- L’ambientazione (seppur limitata) cupa e un po’ gotica, l’ho apprezzata molto.
- Lo stile della Gillig sicuramente è un suo punto di forza, ti trasporta con leggerezza tra le pagine, saltando da una scena all’altra con scorrevolezza.
- Il rapporto tra Elspeth e il Re Pastore, e la sua conclusione. Ho pianto, ho amato la loro evoluzione e come la Gillig ha mostrato il loro legame.
Qualcosa ha toccato terra, immagina cosa
- I personaggi, a parte Elsbeth e il Re Pastore appaiono tutti piatti, irrilevanti. Pare quasi che se levassi tutti e lasciassi giusto il villain e i due protagonisti, la trama funzionerebbe lo stesso.
- La storia tra Ione ed Elm, ribadisco, l’ho trovata noiosa e non necessaria.
- Una parte dell’opera l’ho trovata un po’ lentina e ho faticato parecchio a portare a termine questa lettura.
Consigliato, condannato o in libertà vigilata?
Oggettivamente i punti deboli non sono poi così tanti, ma bastano a far calare la mia opinione. Sono fermamente convinta che si potesse elaborare meglio il tutto, basti pensare che per scrivere l'articolo sono dovuta andare a guardare i nomi dei personaggi perché ricordavo solo il Re Pastore, così per dire...
Come per il primo libro, non ho molto da dire al riguardo, tutto sommato è carino e risulta essere una lettura molto easy e seppur ci siano dei punti incisivi per me, credo che il primo volume sia meglio riuscito.
In conclusione: consigliato, condannato o in libertà vigilata? E' una bella domanda, se avessimo un terzo capitolo probabilmente gli darei una bella libertà vigilita ma siccome è l'ultimo, trovo molto difficile rilasciare una sentenza. Lo consiglierei (se me lo ricordassi) a chi non cerca nulla di pesante e impegnativo, qualcosa di godibile e dalle sfumature da fiaba. Ma se si cerca qualcosa di incisivo, beh non credo proprio sia questa la lettura adatta.
Accesso al tomo:
Ebook
Two twisted crowns, Rachel Gillig - Kindle
(disponibile attualmente con l'abbonamento a Kindle Unlimited)
Two twisted crowns, Rachel Gillig - Kobo
Cartaceo
Two twisted crowns, Rachel Gillig - Amazon
Two twisted crowns, Rachel Gillig - Giunti Editore
Udiolibro
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