Corpi Freddi (Déjà Dead) - Kathy Reichs

Pubblicato il 8 agosto 2025 alle ore 17:35

Ed eccoci di nuovo qua, piano piano si cerca di fare ordine e di scrivere il più possibile. L'estate per me è sempre un po' caotica a livello mentale perciò è difficile non essere latitante. A sto giro però ho dedicato un po' di tempo a un progetto che ho in testa da un po' e di cui più avanti vi parlerò, per il momento direi di iniziare a parlare del libro di oggi e per il quale, io avverto subito, non ho proprio bellissime parole.


Specifico immedia-subito che questa lettura l'ho allegramente abbandonata (ero al 24%) perché mi stava causando il blocco del lettore e sinceramente non ne valeva per nulla la pena.


Trama

Mockup con copertina del libro "Corpi freddi" di Kathy Reichs

A Montréal è finalmente esplosa l'estate e l'antropologa forense Temperance Brennan si prepara a un weekend di completo relax. Viene però chiamata al laboratorio di Medicina legale per esaminare il cadavere decapitato e smembrato di una donna, rinvenuto sepolto in un terreno appartenente a una chiesa. Mentre prosegue le indagini, Tempe si rende conto che qualcosa sulla scena del delitto le è familiare: l'assassino ha già ucciso in passato e ormai non è più capace di fermarsi. Con l'aiuto della polizia, Temperance conduce le sue indagini avvicinandosi sempre più al killer, ma mettendo anche in grave pericolo le persone a lei più care. Il primo, irresistibile capitolo della serie cult con protagonista Tempe Brennan.

Autopsia - poco autoptica - dell'opera

Sarò decisamente diretta: a me la Reichs è parsa la brutta copia anche troppo romanzata della Cornwell. Mi spiace immensamente per chi è riuscito ad apprezzare questo libro, io purtroppo ho avuto grosse difficoltà ma andiamo per gradi.

Innanzi tutto stiamo parlando di un medical thriller con un unico pov della protagonista e narratore interno. Lo stile mi è parso infantile e un po' acerbo, probabilmente dovuto dal fatto che sia effettivamente uno dei suoi primi romanzi, perciò su questo punto posso anche giustificarla. Il lessico passa dall'essere quasi elementare a fin troppo ricercato e specifico, parlando infatti dei passaggi scientifici, ci si ritrova completamente ubriachi di descrizioni minuziose di pratiche in laboratorio o simili, a mio avviso non necessarie. I due tipi di passaggi cozzano proprio tra loro facendo costantemente oscillare la narrazione e dando un senso di fastidio. La sensazione che ho avuto io è quasi come se fossero due scritti diversi, uniti insieme.

I personaggi sono piuttosto piatti, a tratti quasi irrealistici e con atteggiamenti estremamente infantili, partendo dalla stessa protagonista che fa delle uscite a dir poco ridicole. Nonché costellato di passaggi in cui mi sono chiesta se sia stupida o cosa: basti pensare a una situazione (cercherò si essere vaga per evitare spoiler) tecnicamente di pericolo per una persona a lei cara, in cui subito abbiamo sì, una reazione adeguata al momento, ma che sciama praticamente subito andando a finire con una Tempe irritata che si lamenta solo del dover andare a prendere questa persona e che lei avrebbe preferito prendesse un taxi... seriamente?

Le descrizioni, punto a mio avviso assai dolente di quest'opera, le definirei in un unico modo: infinite e inutili (come ho già anticipato sopra). Come ho letto in un'altra recensione, sembra si cercasse di allungare il brodo in qualunque modo. Che aspe', descrizioni infinite per qualsiasi cosa non fosse un personaggio, ovvio, per i personaggi le descrizioni sono praticamente l'elenco della spesa, il tutto completato dall'accostamento a qualche animale... Sì, hai letto bene. Ogni personaggio viene paragonato a qualche animale.

La parte che mi ha divertita di più è la palese storia d'amore con il detective, anche se Google afferma che non ci sia nessuna storia d'amore, il loro rapporto parte come qualunque storia romance enemies to lovers in voga in questo periodo: lui bellissimo, affascinantissimo, altissimo, carismatissimo ma ovviamente antipaticissimo con lei, e lei ovviamente non ha alcuni intenzione di cadere ai suoi piedi come tutte le altre, ovvio. L'astio di lui le fa proprio tirare fuori gli artigli, una vera cattivona, a volte risponde in dei modi che sono tremate le gambe anche a me.

 

Tornando seri, l'opera si presenta piuttosto forzata, tanti passaggi hanno quel retrogusto di "non necessario" e molte situazioni rallentano la lettura che subisce continue "interruzioni".

Qui ho annuito con rispetto 

Un unico punto: la trama, che poi è l'unica cosa che mi stava spingendo a continuare. Avrei voluto avere la forza di ignorare tutto il resto per ultimare la lettura - e avrei voluto non rischiare il blocco.

Qualcosa ha toccato terra, immagina cosa 

  1. Descrizioni troppo dettagliate in alcuni passaggi che rendono la lettura estremamente lenta e quasi "lista della spesa".
  2. Ricco di informazioni non necessarie.
  3. Atteggiamenti spesso infantili e/o insensati che per quanto possano rendere i personaggi realistici, allo stesso tempo risultano infantili, fastidiosi e quasi esagerati.
  4. Passaggi estremamenti scientifici o estremamente dettagliati a livello di lavoro della protagonista.
  5. Sicuramente se non si conosce bene l'anatomia, sto libro te la fa imparare a forza.

Consigliato, condannato o in libertà vigilata? 

In questo caso forse la condanna è eccessiva, molti hanno apprezzato e non mi sento di chiuderla in gatta buia, la libertà vigilata mi sembra un buon compromesso. Se un giorno mi sentirò abbastanza avventurosa da decidere di provare a leggere un altro libro della Reiches, vedremo se la condannerò in definitiva o se si guadagnerà la libertà.


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